Sambuco: sciroppo, spumante e frittelle
Maggio e giugno sono il tempo del sambuco (Sambucus nigra L.), forse una delle fioriture più evidenti del periodo. Il sambuco è una pianta diffusa in tutto il mondo e ne esistono diverse varietà. Il più comune da noi è il sambuco nero, un arbusto che raggiunge i sei/otto metri di altezza con portamento a doccia, infatti i suoi rami salgono dritti e poi si incurvano verso il basso. Le foglioline raggruppare in 5-7 sono di un bel verde intenso. I fiori bianco latte sono raggruppati in grandi ombrelle e si trasformano poi in frutti scuri, sferici, lucidi.
Si può propagare facilmente per talea erbacea in estate o talea legnosa in inverno. Per rinforzarla si può potare severamente all’inizio della primavera. I suoi rami hanno midollo bambagioso e se svuotati si possono trasformare facilmente in cerbottane.
Il sambuco ha notevoli proprietà medicinali, per questo motivo nelle case di campagna tutti ne avevano uno nel recinto o nelle siepi. Le parti verdi e la corteccia sono da usare con prudenza perché possono causare vomito e diarrea.
I fiori e le bacche non creano problemi, con i fiori si fanno frittelle, sciroppi, tisane, gazzosa, spumantino, latte, sorbetto e si possono aggiungere a pane e torte. Con le bacche succhi e marmellate, salse salate e biscotti. Il profumo dei fiori è molto dolce e simile all’ananas, le bacche hanno un sapore fruttato. Hanno proprietà diuretiche, lassative, antireumatiche ed emollienti.
Adoro le leggende che ci sono su questa pianta e il suo uso nelle tradizioni dei diversi popoli. Ecco alcune curiosità:
Sciroppo di sambuco
(tratto da “La mia cucina con le piante selvatiche“)
Per 3 litri di sciroppo:
2 kg di zucchero si canna non integrale
1,5 l acqua a 40°
20 grosse infiorescenze di sambuco privati degli steli più spessi
4 limoni, succo e scorza a strisce
50 g acido citrico
Sciogliere lo zucchero nell’acqua e versarlo sui fiori, aggiungere gli altri ingredienti e lasciare al sole per tre giorni mescolando ogni tanto.
Filtrare e versare in bottiglie. conservar al fresco.
Trucco: servire in estate con acqua gasata e in inverno allungarlo con acqua calda per una piacevole bevanda riscaldante. Ottimo anche su macedonie di frutta o di fragole con una grattata di zenzero.
Frittelle di fiori di sambuco:
2-3 manciate di fiori di sambuco
per la pastella:
100 g farina bianca
200 ml o più acqua o birra o kombucha ben freddi
1 presa di sale
Mescola la farina con il liquido e il sale. devi ottenere una consistenza abbastanza liquida. Riscalda l’olio in una padella. immergi i fiori nella pastella e poi nell’olio bollente. Appoggiali su carta assorbente. Puoi spolverare le frittelle di zucchero a velo e servirle con marmellata.
Spumante di fiori di sambuco
4,5 litri di acqua decantata
450 g zucchero bianco
50 g fiori di sambuco puliti e privati del ramo più grande
120 g succo di limone (circa 2 limoni)
½ limone biologico a fette
1 ct aceto di mele al sambuco
Scalda 300 g di acqua, diluiscila con 200 g di acqua a t ambiente, usala per sciogliere lo zucchero. In un contenitore capiente metti i fiori, il succo di limone, il limone a pezzi, il cucchiaio di aceto di mele di sambuco.
Chiudi il contenitore con un panno per non fare entrare polvere e insetti.
Far riposare in un posto caldo (benissimo al sole) per 24 ore, poi mescolare e lasciare altre 24 ore. Filtrare e imbottigliare in bottiglie da spumante o in bottiglie di plastica. non riempite completamente perché continua a fermentare e solo dopo 24 ore tappare.
Far fermentare 3 giorni e poi chiudere completamente.
Mettere le bottiglie al fresco e dopo 15 gg si può bere, ancora meglio dopo 1 mese.
Si conserva in cantina fino a 5 mesi, raffreddare prima di servirlo.
Non è chiaro cosa si fa coi 4,5 litri di acqua decantata e perché prima si scalda l’acqua ma non si sa a che temperatura poi si mescola ad altra acqua.
L’acqua si scalda per sciogliere più facilmente lo zucchero. Ne puoi scaldare poca in cui sciogli lo zucchero e poi la raffreddi aggiungendo l’altra, in questo modo riduci i tempi di attesa (l’acqua zuccherata non deve essere versata calda sui fiori).
Che bellissimo articolo, grazie!
Grazie a te!